mercoledì 13 ottobre 2010

buongiorno

Un lieve alito di vento carezza il tuo corpo ancora sfatto.
L'afa mattutina non allevia le tue membra.
La notte è stata lunga ed intensa,
sulle tue gambe ancora i segni delle corde,
corde che ti tenevano legata a me, il tuo Signore.
Vividi ancora i segni del frustino sulle tue natiche morbide.
I capezzoli ancora ritti e doloranti rinchiusi ancora in quei piccoli morsetti,
la catenella che li lega assieme e che si congiunge al tuo collare.
Sei mia, ecco cosa sei, sei la mia dolce schiava.
Nella stanza ancora intenso è il profumo del tuo corpo,
il profumo del tuo sesso, sapore di femmina.
Ti guardo rimanendo seduto in penombra,
ed i miei pensieri vagano nei ricordi.
Lentamente ti giri ed apri gli occhi,
ti guardi intorno e quando mi vedi
un sorriso compare sulle tue labbra.
"buongiorno mia dolcissima puttanella!"

SignorE. (Enrico Cercatore)

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